SICUREZZA AL COPERNICO

  • Primo soccorso

    Gli obiettivi del primo soccorso possono essere racchiusi in tre semplici punti:
    • Mantenere in vita l'infortunato; in realtà, questo è lo scopo di ogni tipo di cura medica;
    • Prevenire ulteriori danni a carico del malcapitato; questo significa sia proteggerlo da fattori esterni (ad esempio allontanandolo da fonti di pericolo), sia applicare determinate tecniche di soccorso che limitano la possibilità che le sue stesse condizioni peggiorino (ad esempio, premere su una ferita per rallentare il sanguinamento);
    • Favorire la riabilitazione, la quale comincia già mentre si sta attuando il soccorso.
    Cosa fare:
    Rimanere calmi e agire tempestivamente, stando anche attenti a non nuocere a sè stessi.
    Evitare l’affollamento e la confusione; dare conforto all’infortunato.
    Chiedere il prima possibile l’intervento dell’autoambulanza (118).

    Controllare:
    • Se la vittima è cosciente.
      Se non è cosciente, ma respira, mettere la persona in posizione di sicurezza; allentare indumenti stretti, cinture e cravatte;
    • Se respira.
      Se non respira, liberare la bocca da eventuali ostruzioni; mantenere aperte le vie aeree; iniziare la respirazione artificiale con 4-5 rapide insufflazioni;
      liberazione vie aeree
      Liberate bocca e gola da qualsiasi ostruzione. In una persona in coma le vie aeree potrebbero essere ostruite da sangue o materiale vomitato, che non vengono rimossi a causa dell’assenza dei normali riflessi della tosse e della deglutizione. Le protesi dentarie mobili rappresentano un ostacolo e vanno perciò eliminate; le protesi fisse, invece, possono essere utili a sostenere il contorno della bocca durante la respirazione.
      Ponete la vittima in posizione supina con testa, collo e torace allineati; iperestendete quindi il capo, mettendo una mano sotto la nuca e l’altra sulla fronte, e sollevate il collo. Questa manovra è importante per evitare l’ostruzione delle vie aeree nelle persone in stato di incoscienza: in questa condizione, infatti, la base della lingua tende ad adagiarsi sulla parete posteriore della faringe (a causa del rilassamento dei muscoli del collo), ostacolando il flusso dell’aria al suo interno. L’iperestensione della testa consente una tensione della parte anteriore del collo che impedisce la caduta della base della lingua e provoca l’apertura delle labbra. Se l’apertura della bocca non fosse sufficiente, occorre portare la mano che era sotto la nuca a sollevare il mento, esercitando una trazione verso l’alto. Con il capo della vittima mantenuto in iperestensione, spostate in avanti la mandibola e aprite la bocca. Iniziate la respirazione artificiale. Effettuando 3-5 insufflazioni rapide, controllate che il polso sia presente e procedete al ritmo di 1 insufflazione ogni 5 secondi negli adulti, ogni 3 nei bambini. Nel caso il polso fosse assente, apprestatevi a praticare al soggetti il massaggio cardiaco.
    • Se si avverte il polso carotideo.
      Se il cuore non batte, ovvero non si percepisce il polso carotideo, iniziare il massaggio cardiaco esterno e associarlo alla respirazione artificiale. Il massaggio cardiaco va iniziato sempre dopo la respirazione artificiale: un cuore non ossigenato non riprende a battere. Se il soccorritore è uno solo, egli dovrà alternare 15 compressioni toraciche (alla velocità di 80 al minuto) a 2 rapide insufflazioni polmonari. Se i soccorritori sono due, si dovrà effettuare 1 rapida insufflazione polmonare ogni 5 compressioni sternali (alla velocità di 60 al minuto). Massaggio cardiaco e respirazione artificiale devono essere continuati senza interruzione fino alla ricomparsa del polso e della respirazione spontanea; a quel punto la vittima deve essere posta in posizione di sicurezza;
    • Se l’infortunato ha ferite gravi.
      Se ha ferite gravi, controllare il sanguinamento e procedere con le misure anti-shock;
    • Se ha fratture alla colonna vertebrale.
      Se si sospetta una frattura della colonna, non muovere la persona per alcun motivo; mantenere in linea retta corpo, busto e testa.
    Coprire l’infortunato (ma non eccessivamente) per evitare che prenda freddo.
    Non muovere l’infortunato (salvo nei casi in cui ciò sia indispensabile per salvargli la vita o per evitare altri pericoli).
    Non piegargli la testa o il collo in maniera brusca.
    Non somministrare alcolici.
    Non dare alcunché da bere o da mangiare se la persona dovrà essere curata in ospedale.
    Non lasciarla mai sola se è in stato di incoscienza.